Juta nasce per caso, dal ritrovamento per strada di una splendida poltroncina anni 70. La poltroncina sfondata e con i rivestimenti consumati era piuttosto malconcia, ma ci abbiamo visto del potenziale e l’abbiamo portata in studio.
Per prima cosa, non essendo tappezzieri di professione, l’abbiamo smontata e sventrata, per ritrovarci con uno scheletro pronto a diventare qualcosa di nuovo.
Volevamo creare un elemento con un effetto più grezzo, che raccontasse la storia del riuso anche attraverso i suoi materiali. La juta utilizzata per i sacchi di chicchi di caffè dalle torrefazioni ci sembrava un materiale molto interessante per la sua resistenza e ruvidità e per le scritte stampate che ne caratterizzano ogni pezzo. Abbiamo così contattato la vicina torrefazione Piansa che ci ha fornito senza problemi svariati sacchi usati. Quelli con i disegni e le scritte più interessanti sono stati utilizzati per ricoprire il corpo della poltrona. Per i braccioli invece abbiamo deciso di non ricoprirli, di svelare la loro struttura all’esterno lasciandoli a legno. Usando il vecchio compensato per riprenderne le forme, abbiamo tagliato due tavole di abete da 15 mm, in modo da renderli più resistenti.
La poltrona è stata esposta a
– Ecocity, Pisa 2014
– Maker Faire, Roma 2014
Design: Elisa Lucattini, Lorenzo Pieratti